A seguito dei trattamenti spesso la l’infertilità è solo temporanea e l'ovulazione e il ciclo mestruale potranno riprendere spontaneamente dopo alcuni mesi o anni dal termine del trattamento chemioterapico rendendo possibili concepimenti spontanei Tuttavia attualmente non è possibile prevedere con certezza l’impatto sulla fertilità di un trattamento anti-tumorale pertanto è opportuno che ogni donna possa essere adeguatamente informata sulle opzioni riguardante le tecniche di preservazione della fertilità
Induzione farmacologica all’ovulazione e congelamento ovocitario
Tale tecnica richiede un periodo di preparazione di circa quindici giorni a partire dal primo giorno di un ciclo mestruale Viene indotta farmacologicamente la crescita di piu’ follicoli ,cioè le strutture che contengono gli ovociti e ,tramite monitoraggi ecografici ed ormonali viene stabilito qual è il giorno piu’ idoneo per la raccolta ovocitaria. Tale procedura richiede il ricovero in ambiente ospedaliero per poche ore.Gli ovociti raccolti saranno poi congelati in azoto liquido e scongelati su richiesta della paziente .
Utilizzando protocolli particolari potranno essere trattate anche pazienti affette da tumori ormono-sensibili come le neoplasie mammarie
Alternative alla induzione farmacologica dell’ovulazione e prelievo ovocitario
- Maturazione in vitro degli ovociti : gli ovociti vengono prelevati ancora immaturi e la loro maturazione viene indotta in laboratorio. Di seguito possono essere congelati e conservati. Tale tecnica puo’ essere applicata nelle pazienti affette da neoplasie ormono sensibili.
- Congelamento di tessuto ovarico : E’ una procedura ancora in via sperimentale .Il tessuto ovarico viene prelevato per via laparoscopica e successivamente viene congelato in azoto liquido. Il trapianto tardivo viene per lo piu’ eseguito nella sede originaria del tessuto ovarico.
L’ intervento puo’ essere eseguito rapidamente e non richiede somministrazione ormonale.
- Transposizione ovarica : è una tecnica chirurgica che comporta il posizionamento delle ovaia il più lontano possibile dalla zona pelvica che dovrà essere irradiata.